"La potenza appartiene a Dio". Pertanto è a
disposizione dell'uomo. Vi è una cosa che crea la separazione tra Dio e l'uomo:
il peccato. Leggiamo in Isaia "Ecco, la mano del Signore non è troppo
corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire; ma sono le nostre
iniquità quelle che hanno posto una barriera fra voi e il vostro Dio; sono i
vostri peccati quelli che hanno fatto sì ch'Egli nasconda la sua faccia da voi,
per non darvi più ascolto" (Isaia 59:1-2). Il peccato deve essere tolto
fra Dio e noi, se vogliamo conoscere la potenza di Dio nella nostra vita. È il
sangue che toglie il peccato (Ebrei 9:26). Pertanto, prima ancora di conoscere
la potenza di Dio dobbiamo esperimentare l'efficacia purificatrice del sangue
di Cristo Gesù.
Il sangue di Cristo è una
propiziazione per il peccato. Romani 3:25 "... il quale Dio ha
prestabilito come propiziazione mediante la fede nel sangue d'esso, per
dimostrare la sua giustizia, avendo Egli usato tolleranza verso i peccati
commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza". Nei primi versi
di questo capitolo Paolo ha dimostrato che tutti gli uomini sono peccatori,
"ogni bocca sia turata", tutto il mondo "è colpevole dinanzi a
Dio".
Dio è santo ed Egli odia il
peccato. L'odio di Dio verso il peccato è una cosa seria: è reale, è vivo, è
attivo. L'ira di Dio contro il peccato deve colpire in qualche modo. Che
speranza vi è dunque per noi, dal momento che "tutti abbiamo peccato e
siamo privi della gloria di Dio"? Al verso 25 troviamo la risposta di Dio
a questa domanda di massima importanza. Vi è speranza per noi, perché Dio ha
provveduto una propiziazione, il sangue versato di Cristo. "Il quale
(Cristo) Dio ha prestabilito come propiziazione mediante la fede nel sangue
d'esso". L'ira di Dio contro il peccato ha colpito lui invece di colpire
noi. Di questa grande verità il profeta Isaia aveva ricevuto pallida
rivelazione centinaia d'anni prima della nascita di Cristo. "Noi tutti
eravamo erranti come pecore, ognun di noi seguiva la sua propria via; e
l'Eterno ha fatto cadere su lui l'iniquità di noi tutti" (Isaia 53:6).
Il sangue di Cristo è prima di
tutto una propiziazione per il peccato, un segno che soddisfa l'ira santa di
Dio contro il peccato. Egli è la "nostra pasqua" (1 Corinzi 5:7), nel
vedere il Suo sangue Dio passa oltre e ci risparmia, peccatori come siamo.
Questa propiziazione è
principalmente per il credente "una propiziazione mediante la fede".
Tutta l'ira di Dio contro i peccati del credente è pienamente soddisfatta nel
sangue di Cristo.
Se qualcuno si domanda, come ha
potuto Dio aver misericordia dei peccatori prima della venuta e morte di
Cristo, la risposta è semplice. Gesù è l'agnello che è stato "ucciso
avanti la fondazione del mondo" (Apocalisse 13:8). Nello stesso istante in
cui il peccato entrava nel mondo Dio ebbe i suoi occhi volti sul sacrificio
ch'Egli stesso aveva predisposto prima della fondazione del mondo. Nello stesso
giardino d'Eden il sangue dei sacrifici che raffigurava quello del vero
sacrificio cominciò a scorrere.
In Efesini 1:7 si legge "In
Lui noi abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei
peccati, secondo le ricchezze della sua grazia". La remissione dei peccati
non è qualche cosa che il credente deve aspettare che avvenga nel futuro, ma un
qualche cosa ch'egli già possiede. "Noi abbiamo" dice Paolo "la
remissione dei peccati". Non dobbiamo fare nulla per assicurarcela, perché
il sangue di Cristo già ce l'ha assicurata, è per la fede che ce ne appropriamo
e la godiamo. Il perdono è già stato provveduto per ogni credente in Cristo per
la potenza del sangue.
Un'anziana signora era morente.
Il ministro di culto andò a vistarla e le chiese: "Avete fatto pace con
Dio?" "No", fu la risposta.
"Non avete timore
d'incontrare Dio, senza prima aver fatto pace con Lui?" "Niente
affatto!". Un sorriso si dipinse sul volto della donna morente: "Non
ho fatto la mia pace con Dio perché non ne ho bisogno. Cristo l'ha fatta per me,
con il sangue della Croce. Io riposo sulla pace ch'Egli ha fatto. Abbiamo la
redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati, secondo le
ricchezze della sua grazia".
"Ma se camminiamo nella
luce, com'Egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro, e il sangue
di Gesù suo Figliolo, ci purifica da ogni peccato" (1 Giovanni 1:7).
Questo ci offre la completezza del perdono per mezzo del sangue. Il sangue di
Cristo ha la potenza di purificare il credente da "ogni peccato". Esso
continuamente "purifica", ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Questa
purificazione è dalla colpa del peccato. Dovunque nella Bibbia è menzionata la
purificazione dalla potenza e dalla presenza del peccato si ha per mezzo della
Parola di Dio, per mezzo dello Spirito Santo, e per mezzo del Cristo vivente e
dimorante. Cristo sulla Croce ci salva dalla colpa del peccato, ed il Cristo
che ritorna ci salverà dalla presenza del peccato.
Il sangue di Cristo ci salva da
tutta la colpa del peccato. Se camminiamo nella luce in Cristo che è la luce,
il sangue di Cristo ci purga da ogni peccato. Il sangue di Cristo è potente di
lavare il più nero dei peccatori e farlo bianco. Noi tutti abbiamo avuto un
passato nero, perché se avessimo potuto vedere il nostro passato con gli occhi
di Dio anche il migliore di noi si sarebbe visto nero, nero, nero. Ma se
camminiamo nella luce, sottomessi alla verità di Dio, credendo in Cristo,
veniamo imbiancati dentro, come bianche erano le vesti di Cristo quando i
discepoli lo videro sul Monte della Trasfigurazione (Matteo 17:2; Luca 9:29;
Marco 9:3). Chi accuserà gli eletti di Dio? (Romani 8:33). Non v'è dunque ora
alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù (Romani 8:1). Nuovamente, in
Romani 5:9 si legge: "tanto più dunque, essendo ora giustificati per il
suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall'ira". Il sangue di Cristo
è potente di giustificare. Ogni credente in Cristo è già giustificato per il
sangue di Cristo. Giustificato significa qualche cosa di più di perdonato e
purificato. Il perdono, per quanto è glorioso, è una cosa negativa; significa
che i nostri peccati sono allontanati da noi e noi appariamo come se non
avessimo mai peccato. La giustificazione è positiva; significa che siamo
considerati giusti, significa che ci è stata accreditata la giustizia perfetta
di Cristo.
Se è buono essere stati
spogliati dei propri cenci sozzi e vili, è di gran lunga migliore essere
rivestiti di vesti di gloria e bellezza. Con il perdono noi siamo spogliati dei
cenci vili e maleodoranti dei nostri peccati, con la giustificazione siamo
rivestiti della gloria e della bellezza di Cristo. È la potenza del sangue che
ci assicura questo. Nel versare il suo sangue quale prezzo di riscatto per il
peccato, Cristo ha preso il nostro posto, credendo in Lui noi prendiamo il Suo
posto. "Colui che non ha conosciuto peccato, Egli l'ha fatto esser peccato
per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui" (2 Corinzi
5:21).
Leggiamo ora Ebrei 9:14:
"Quanto più il sangue di Cristo che mediante lo Spirito Santo eterno ha
offerto sé stesso puro d'ogni colpa a Dio, purificherà la vostra coscienza
dalle opere morte per servire al Dio vivente?" Il sangue di Cristo è
potente di purificare la coscienza dalle opere morte per servire al Dio
vivente. Comprendi ciò che vuol dire? È una gloriosa verità che cercherò di
rendere semplice. Quando l'uomo prende coscienza dei suoi peccati e s'accorge
d'essere un peccatore e che Dio è santo, sente di dover fare qualche cosa per
piacere a Dio ed espiare per il peccato. Egli deve "fare penitenze",
"osservare la Quaresima", "fare elemosine", ed altre cose
per espiare per i suoi peccati. Tutti questi sforzi sono "opere
morte". Non possono mai compiere ciò che si prefiggono e non possono mai
dare pace. Per quanti anni Martin Lutero cercò la pace in questo modo e non la
trovò! Ma quando scopriamo la potenza del sangue, che ha già perfettamente
espiato per il peccato, che ci ha già purificati dai nostri peccati e
giustificati davanti a Dio, che ci ha resi graditi e accettevoli agli occhi di
Dio, allora le nostre coscienze non soltanto sono alleggerite dal peso della
colpa, ma anche dal peso di questi sforzi, e possiamo con libertà servire il
Dio vivente, non nella schiavitù della paura, ma nella libertà e nella gloria
di coloro che sanno d'essere figlioli graditi ed amati.
Vi sono molti cristiani oggi che
non hanno permesso al sangue di Cristo di purificare le loro coscienze dalle
opere morte. Essi continuamente sentono di dover fare qualche cosa per espiare.
Caro fratello e cara sorella, guarda a quel che guarda Dio, al sangue, e vedi
che tutto è stato fatto, già fatto! Dio è soddisfatto, il peccato è espiato,
noi siamo giustificati e non dobbiamo più fare opere morte per raccomandarci a
Dio; ma, considerando che già siamo stati raccomandati, serviamoLo nella
libertà della gratitudine e dell'amore, e non nei legami della paura.
In Atti 20:28 si legge:
"Badate a voi stessi ed a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito
Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, la quale Egli ha
acquistato col proprio sangue". Ed ancora in Apocalisse 5:9 "E
cantavano un nuovo cantico dicendo: Tu sei degno di prendere il libro e
d'aprirne i suggelli, perché sei stato immolato e hai comprato a Dio, col tuo
sangue, gente d'ogni tribù e lingua e popolo e nazione". Il sangue di
Cristo mi rende proprietà di Dio. Questo pensiero mi da' un senso di
responsabilità: se appartengo a Dio, vuol dire che debbo servirLo interamente,
corpo, anima e spirito, devo appartenerGli tutto. Ma il pensiero che sono
proprietà di Dio mi da' anche un senso di sicurezza: Dio prenderà cura di ciò
che Gli appartiene. Il sangue di Cristo è potente di darmi sicurezza eterna.
Apprendiamo qualche cosa di più
della potenza del sangue in Ebrei 10:19-20: "Avendo dunque, fratelli,
libertà d'entrare nel santuario in virtù del sangue di Gesù, per quella via
recente e vivente che Egli ha inaugurata per noi, attraverso la cortina, vale a
dire la sua carne". Il sangue di Cristo è potente di dare al credente
franchezza per entrare nel santuario, di accostarsi alla presenza stessa di
Dio. Nei giorni del giudaismo antico del tabernacolo e del Tempio, Dio si
manifestava nel luogo santissimo. Quello era il luogo designato per incontrare
Dio. Ma in quel luogo era permesso l'accesso ad un solo Giudeo in tutta la
nazione, al sommo sacerdote; ed a questi soltanto una volta all'anno, nel
giorno dell'espiazione, e soltanto con il sangue. Dio insegnò ai giudei, e
tramite loro a tutto il mondo, tre grandi verità: la santità inaccessibile di
Dio, la peccaminosità dell'uomo, e che l'uomo peccatore poteva accedere al Dio
santo soltanto tramite il sangue dell'espiazione, perché "senza versamento
di sangue" non poteva esservi "remissione di peccato", e di
conseguenza non poteva esserci accesso a Dio (Ebrei 9:22). Il sangue dei
sacrifici del Vecchio Testamento era soltanto una figura del vero sacrificio,
Gesù Cristo; e, a motivo del Suo sangue versato, il più vile dei peccatori che
oggi crede in Lui ha il diritto di accedere a Dio, di entrare nella Sua presenza
ogni qualvolta che lo desideri "senza timore e in piena certezza di
fede". Oh, la meravigliosa potenza del sangue di Cristo che allontana ogni
timore allorché mi avvicino al Dio che è santo e che è "un fuoco
consumante"! Dio è santo? Sì! Ed io sono un peccatore? Sì! Ma in virtù
dell'offerta meravigliosa di Cristo, valevole per sempre, "una volta per
sempre" il mio peccato è stato per sempre allontanato, ed io sono stato
"giustificato" e "reso perfetto", e grazie a quel sangue
tanto prezioso e accettevole a Dio posso accostarmi con franchezza nella
presenza stessa di Dio.
Il sangue di Cristo ha ancora
maggior potenza. In Apocalisse 22:14 si legge "Beati coloro che lavano le
loro vesti per aver diritto all'albero della vita e per entrare per le porte
della gloria"! Facendo un confronto con il verso 14 del cap. 7 si
comprende chiaramente che è tramite il sangue di Cristo che le vesti possono
essere lavate. Il sangue di Cristo dunque è potente di dare a coloro che
credono in lui il diritto all'albero della vita e accesso nella città di Dio.
Il peccato nel giardino dell'Eden ha tolto all'uomo il diritto all'albero della
vita e lo ha cacciato via (Genesi 3:22-24). Il sangue di Cristo ci riapre la
via all'albero della vita e alla Nuova Gerusalemme. Il sangue di Cristo ci fa
riavere tutto ciò che Adamo perse a cagione del peccato ed ancora di più:
Abbiamo visto qualche cosa che
si riferisce alla potenza del sangue di Cristo. Hai fatto tesoro di quel
sangue? Gli hai permesso di operare nella tua vita come si deve? Alcuni oggi
cercano di escogitare una teologia che tagli fuori il sangue. Quale stoltezza!
Il cristianesimo senza il sangue espiatore è un cristianesimo senza
misericordia per il peccatore, senza pace per la coscienza, senza perdono
autentico, senza giustificazione, senza purificazione, senza libertà d'accesso
alla presenza di Dio, senza potenza.
Non è affatto Cristianesimo, ma
la contraffazione stessa del diavolo.
Se vogliamo conoscere la
pienezza della potenza nella vita e nel servizio cristiano, dobbiamo prima di
tutto conoscere la potenza del sangue di Cristo, perché è quella che ci da' il
perdono, la giustificazione e la libertà di appressarci a Dio.
Non possiamo conoscere la
potenza dello Spirito prima ancora della potenza del sangue; non possiamo neppure
conoscere la potenza della preghiera prima ancora della potenza del sangue per
mezzo del quale possiamo appressarci a Dio. Vi sono alcuni che insegnano
"la vita più elevata" ignorando la verità fondamentale del sangue.
Costoro cercano di erigere una sovrastruttura senza fondamenta sicure. È
necessario cominciare dal sangue per arrivare al "luogo santissimo".
Fonti | R. A. Torrey - da Risveglio Pentecostale |
Osservazioni | Accetto volentieri suggerimenti per
migliorare la presentazione. Ultimo aggiornamento 06.04.09. |
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