L’ABORTO:
scelta? controllo demografico?
soluzione a un problema? omicidio?

Questa è la tecnica dell’aborto a nascita parziale praticato negli USA dal quarto mese fino alla fine della gravidanza.

Guidato dagli ultrasuoni, l’aborzionista afferra una gamba del bambino con il forcipe.

La maggioranza degli aborti a nascita parziale avviene fra il 5° e il 6° mese di gravidanza (20-26 settimane).

Bambini che nascono prematuri fra la 20a e la 22a settimana sono normalmente vivi, ma raramente sopravvivono, poiché i polmoni non sono ancora abbastanza sviluppati.

A partire dalla 23a settimana circa un quarto dei bambini sopravvive.

A partire dalla 26a settimana sopravvivono i tre quarti.

Esistono anche parecchi altri metodi per abortire.

Testimonianza

"Stavo in piedi accanto al medico e l’osservavo eseguire un aborto a nascita parziale su una donna incinta di sei mesi. Il battito cardiaco del bambino era chiaramente visibile al monitor a ultrasuoni.

Il medico fece uscire il tronco e le braccia del bambino, mancava soltanto la testa. Il corpo del bambino si muoveva. Le sue piccole mani erano chiuse. Con i piedi scalciava.

Poi il medico prese delle forbici e le infilzò dietro la testa del bambino, le braccia del bambino reagirono con uno spasmo, come quando un bambino pensa di cadere. Poi il medico aprì le forbici, e conficcò nel foro un tubo aspirante di potenza che risucchiò il cervello del bambino. Il corpo del bambino era ormai completamente floscio.

Non sono mai più ritornata alla clinica, ma il volto di quel piccolo bambino mi perseguita. Era il volto più perfetto e angelico che avessi mai visto."

Sono le parole di Brenda Pratt Shafer, che venne assegnata a una clinica per aborti dalla sua agenzia di collocamento per personale sanitario.

La Shafer era favorevole alla libera scelta fino al giorno in cui vide coi suoi propri occhi la brutalità di questa procedura mostruosa. Altre tecniche abortive sono altrettanto raccapriccianti.

Anche se tu non sei credente, scopri perché l’aborto è sbagliato.

La gamba viene tirata attraverso la vagina, verso l’esterno.
L’aborzionista estrae il corpo del bambino eccetto la testa. Normalmente il bambino si dimena.
Con le forbici l’aborzionista perfora il cranio del bambino all’altezza del foro occipitale. Poi allarga le forbici per ingrandire il foro.
Le forbici vengono estratte e si inserisce un tubo collegato a una pompa aspirante.

Il cervello del bambino viene risucchiato dalla pompa. Il cranio viene infine estratto dall’utero e il bambino rimosso.

 


 

Fonti http://www.nrlc.org/release970519.html
http://pathlights.com/abortion/
Altri link sull'aborto

http://www.freeweb.org/freeweb/Operazione-Salvezza/text.htm (italiano)
http://pathlights.com/abortion/ (inglese)

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