Donne vittime di abusi nelle cliniche dell'aborto

 

Le donne vengono ferite fisicamente, subiscono aggressioni e violenze sessuali da parte degli aborzionisti, ha raccontato a Religion Today Mark Crutcher, presidente di Life Dynamics (interessante sito in inglese).

Esistono "centinaia di storie dell'orrore", ha dichiarato Crutcher. A Denton, nel Texas, ha studiato la situazione per la stesura del suo libro, pubblicato a proprie spese nel 1996, dal titolo Lime 5: Exploited by Choice (Life Dynamics, Inc.). "Lime 5" ("Cedro 5") è lo pseudonimo assegnato ad un paziente da una clinica per aborti.

Quasi tutte le informazioni presenti nel libro, ha detto Crutcher, sono state raccolte ricercando fra documenti pubblici come articoli di giornale, certificati di morte, atti giudiziari e rapporti medici. Molti comprendono le cartelle cliniche di donne che sono rimaste lesionate o che hanno perso la vita in conseguenza di un aborto.

Le cliniche per aborti sono "largamente sotto-regolamentate", a detta di Crutcher. Ciò che egli definisce "l'industria dell'aborto" professa una politica di autoregolamentazione, ma, ciononostante, afferma, dovrebbero "garantire almeno gli standard minimi di sicurezza – è per questo che le donne americane continuano ad essere massacrate". Sono poche le strutture in cui si pratica l'aborto che rispettano gli standard sanitari che regolamentano le altre strutture mediche – le cliniche veterinarie subiscono controlli più severi delle cliniche per aborti. "A questa gente non permetteremmo nemmeno di operare il nostro cane o il nostro gatto".

I problemi di alcune cliniche includono personale non qualificato, strumenti inadeguati, uso improprio dell'anestesia, visite mediche inadeguate, mancanza di strumentazioni d'emergenza funzionati e condizioni anti-igeniche, racconta Lime 5. Nell'attuale sistema d'informazione, ha detto Crutcher, non c'è la possibilità di avere una documentazione accurata sull'argomento per poter venire a capo del problema.

I difensori dell'aborto hanno fatto manovre di corridoio per far sì che la procedura venisse regolata in modo elastico, affinché risultasse comunque accessibile, ma questo offre anche un terreno fertile agli abusi, ha scritto Crutcher.

Il libro di Crutcher riporta la documentazione di più di 100 casi di irresponsabilità e di incompetenza che hanno causato lesioni alle donne. Ha ricevuto poche contestazioni per quello che ha scritto, e questo secondo lui è dovuto alla completezza della documentazione. I detrattori hanno evidenziato il numero limitato dei casi d'abuso rispetto ai milioni di aborti eseguiti con successo, ma Crutcher dice di sospettare che quanto è riuscito a scoprire, limitato dalla modestia del suo staff e del suo budget, non sia che la punta di un iceberg. La reale frequenza degli abusi, secondo lui, è impressionante.

La crescente domanda di tessuto fetale per la ricerca medica comporta un'intensificazione degli aborti all'ultimo stadio, ha detto Crutcher. "Ciò modifica le modalità d'esecuzione degli aborti. Le cliniche cercano di produrre feti più intatti. Per questo vogliono rendere legale l'aborto a nascita parziale". Fra i tre tipi di aborto all'ultimo stadio – quello con soluzioni saline, il DNE e il DNX (a nascita parziale) – i primi due distruggono il feto "e quindi si ottiene meno tessuto da vendere. Solo l'aborto a nascita parziale fornisce un feto intatto che può essere venduto".

La pretesa che l'aborto a nascita parziale salvaguardi la salute della madre, secondo Crutcher "è risibile". "Se è davvero la salute della madre ad essere in gioco, allora perché mai un medico dovrebbe ordinare una procedura dalla durata di due o tre giorni e che richiede un parto cesareo veramente rischioso? Il movente dell'aborto a nascita parziale è il denaro, non la sicurezza della madre".

Crutcher ha presentato il filmato di un'intervista con una "spia" antiabortista che ha acquistato del tessuto fetale da alcune cliniche dell'aborto. Nel filmato si sostiene che, in alcuni casi, per errore, dei bimbi nascono vivi, ma subito vengono soppressi. La spia ha deciso di collaborare con "Life Dynamics" dopo aver assistito alla scena di alcuni gemelli che, ancora vivi fuori dalla madre, furono annegati dal medico. Il video include anche un'intervista con Eric Harrah, ex proprietario di una catena di cliniche dell'aborto che è diventato un difensore della vita. Harrah, con la sua testimonianza, conferma alcuni degli abusi raccontati da Crutcher.

"Quando fondai "Life Dynamics" nel 1992, il mio obiettivo era di creare la più innovativa ed agguerrita organizzazione americana in difesa della vita", ha raccontato Crutcher. "Adesso, questa è diventata una realtà, e siamo fieri del fatto che gli attivisti dell'aborto indichino comunemente "Life Dynamics" come il gruppo che temono di più".

 

Luglio 1999 (scaricato da "operazione salvezza" nel 1999 - Used with permission of ReligionToday.com)
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